www.mariodelbianco.it

ANNA e MARIO DEL BIANCO

 

 
Anna e Mario Del Bianco
 
 
 

Questo è il giorno Ave Regina dei Cieli Maria, Madre della gioia Cantico di Frate Sole Spesso penso a te
Vivi la vita Alla carità Dura Croce  Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato 
 
 
 Questo è il giorno
(Sal 117)
Ad. Testo e Musica di
Mario Del Bianco

 

Celebrate il Signore perché è buono

perché eterna è la sua misericordia.

Dica Israele che Egli è buono,

eterna è la sua misericordia.

 

Rit.:     Questo è il giorno fatto dal Signore:

rallegriamoci ed esultiamo in esso.

Dona, Signore, la tua salvezza,

dona, Signore la tua vittoria.

Mia forza e mio canto è il Signore,
Egli è stato la mia salvezza.
Grida di giubilo e di vittoria
nelle tende dei giusti.

Rit.:       Questo è il giorno...

La pietra scartata dai costruttori
è divenuta testata d'angolo;
ecco l'opera del Signore:
una meravig1ia ai nostri occhi.

Rit.:        Questo è il giorno…

Ti rendo grazie perché mi hai esaudito.
perché sei stato la mia salvezza.
Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie,
sei il mio Dio e ti esalto.

Rit.:        Questo è il giorno…

 Questo è il giorno  (Sal 117)

 

Il salmo 117 faceva parte dell'Hallel, nella cena pasquale del­l'Antico Testamento. Esso ricordava agli Ebrei i giorni in cui Dio era intervenuto per liberarli dall'Egitto e da tutti i nemici incontrati nel viaggio pasquale, in cui essi andavano incontro al Messia; ricor­dava i giorni gloriosi nei quali la destra del Signore aveva operato con potenza: essi, nelle loro tende, avevano levato grida di accla­mazione e di salvezza. La pasqua era il giorno che il Signore aveva fatto per il suo popolo, il giorno in cui Israele era stato scelto come pietra angolare per costruire la dimora di Dio in mezzo agli uomini, il giorno in cui essi dicevano Hosanna! Deh, salvaci o Dio, e gridavano: « Benedetto colui che viene nel nome del Signore ». La Pasqua era giorno di gioia e di esultanza per la riconquista della libertà.

Gesù cantò il salmo al termine dell'ultima Cena. La litur­gia di azione di grazie della nuova alleanza, inaugurata con l'Euca­ristia, trovò nelle espressioni di questo salmo la sua mirabile con­clusione.

Con queste espressioni nel cuore. Gesù s'incamminò per quella via dolorosa che lo avrebbe introdotto nel santuario celeste e nella gloria del giorno eterno.

Ma già in precedenza, il Signore aveva rivelato il significato messianico di questo salmo, richiamandosi ad esso in una concitata discussione con i grandi sacerdoti e i farisei, che non volevano rico­noscere in lui il Messia inviato da Dio per la ricostruzione del suo popolo.

« Gesù disse loro: - Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata è diventata testata d'angolo. Dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile agli occhi nostri? (22-23). Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Chi cadrà sopra questa pietra sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà -.

« Udite queste parole, i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro » (Mt 21,42-45).

Come una volta i nemici d'Israele volevano ricostruire Geru­salemme lasciando da parte il popolo eletto, così ora i capi volevano ricostruire la loro nazione rifiutando il Salvatore inviato da Dio, ma la loro costruzione andò in rovina e la pietra angolare di Cristo divenne sasso d'inciampo e pietra di scandalo perché essi non credettero alla parola (1 Pt 2,8; cf Atti 4,11) (a).

Gesù è divenuto pietra angolare di una nuova costruzione2. S. Paolo, scrivendo ai pagani convcrtiti, dice loro: « Voi non siete più stranieri ne ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù.

Composto, per la liturgia ebraica, il salmo 117 ha avuto grande fortuna nella liturgia cristiana, che ritrova in esso i misteri più importanti della vita di Cristo.

Per mezzo di esso, la Chiesa accoglie a Natale il Signore che viene nel mondo, re e luce degli uomini, e, ogni giorno, acclama la sua manifestazione nell'assemblea dei cristiani riuniti per la cele­brazione eucaristica.

Nella domenica di Passione, la Chiesa, con il salmo 117, accla­ma come un trionfatore il Cristo, che inizia la sua lotta contro le potenze delle tenebre.

La Chiesa utilizza il salmo con particolare efficacia e frequenza nei giorni in cui celebra, con la risurrezione di Cristo da morte, la rinascita dell'umanità ad una vita nuova.

Per il mondo e per tutta l'umanità, il giorno della risurrezione di Cristo da morte segna veramente l'inizio di una era nuova. La Chiesa saluta il sorgere di questo giorno con il canto celeste dell'alleluia e con il salmo 117.  Ritroviamo questo salmo in tutte le messe della settimana pa­squale: esso ci rivela i misteri e la grazia di questo giorno che fece il Signore. Era il primo giorno della creazione, ora è l'ottavo, quello nel quale la creazione trova il suo divino compimento nella risurrezione di Cristo e in una creazione soprannaturale.

In questo giorno. Dio manifesta a tutti la sua bontà e miseri­cordia e noi rendiamo grazie per essa; la destra del Signore rivela la sua potenza, esaltando il Cristo dalla morte nella gloria e riconducendo con lui alla vita e alla gloria quanti credono nel suo nome.

In questo giorno benedetto, i popoli vanno incontro al Cristo risorto gridando: “Hosanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore”.

Questo è giorno di gioia e di esultanza, è il grande giorno festivo dei cristiani: in esso passiamo dall'esilio alla patria, siamo liberati dalla schiavitù del diavolo ed entriamo in possesso dell'ere­dità gloriosa che Dio riserva ai suoi figli.

Passeranno i giorni terreni: questo è il giorno eterno nel quale confluiscono, come fiumi nell'oceano, i giorni della storia umana.

La domenica è una piccola Pasqua e rinnova nell'assem­blea dei cristiani i misteri e la grazia del giorno che ha fatto il Signore. Essa è quel giorno; il Signore ce l'ha dato come un anti­cipo della vita eterna, affinché ci possiamo fin d'ora acclimatare a vivere con Dio.

II salmo 117 è un puro canto di gioia e ci mostra come le prove e le sofferenze della nostra vita offrono l'occasione di riconoscere la bontà e la gloria di Dio. Il ricordo delle trascorse sofferenze diventa motivo di maggior fiducia in Dio, di gioia e di ringraziamento.

 
QUESTO É IL GIORNO
(Sal. 117)
 Music view