ANNA e MARIO DEL BIANCO |
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Questo è il giorno | Ave Regina dei Cieli | Maria, Madre della gioia | Cantico di Frate Sole | Spesso penso a te |
Vivi la vita | Alla carità | Dura Croce | Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato |
Celebrate il Signore perché
è buono perché eterna è la sua
misericordia. Dica Israele che Egli è
buono, eterna è la sua
misericordia.
Rit.: Questo
è il giorno fatto dal Signore: rallegriamoci
ed esultiamo in esso. Dona, Signore,
la tua salvezza, dona, Signore
la tua vittoria.
Rit.: Questo è il giorno...
Rit.: Questo è il giorno…
Rit.: Questo è il giorno… |
Questo è il giorno (Sal 117)
Il salmo 117 faceva parte dell'Hallel, nella cena pasquale dell'Antico Testamento. Esso ricordava agli Ebrei i giorni in cui Dio era intervenuto per liberarli dall'Egitto e da tutti i nemici incontrati nel viaggio pasquale, in cui essi andavano incontro al Messia; ricordava i giorni gloriosi nei quali la destra del Signore aveva operato con potenza: essi, nelle loro tende, avevano levato grida di acclamazione e di salvezza. La pasqua era il giorno che il Signore aveva fatto per il suo popolo, il giorno in cui Israele era stato scelto come pietra angolare per costruire la dimora di Dio in mezzo agli uomini, il giorno in cui essi dicevano Hosanna! Deh, salvaci o Dio, e gridavano: « Benedetto colui che viene nel nome del Signore ». La Pasqua era giorno di gioia e di esultanza per la riconquista della libertà. Gesù cantò il salmo al termine dell'ultima Cena. La liturgia di azione di grazie della nuova alleanza, inaugurata con l'Eucaristia, trovò nelle espressioni di questo salmo la sua mirabile conclusione. Con queste espressioni
nel cuore. Gesù s'incamminò per quella via dolorosa che lo avrebbe introdotto
nel santuario celeste e nella gloria del giorno eterno. Ma già in precedenza,
il Signore aveva rivelato il significato messianico di questo salmo, richiamandosi
ad esso in una concitata discussione con i grandi sacerdoti e i farisei, che
non volevano riconoscere in lui il Messia inviato da Dio per la ricostruzione
del suo popolo. « Gesù disse loro: -
Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo. Dal Signore è stato fatto questo ed è mirabile
agli occhi nostri? (22-23). Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e
sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. Chi cadrà sopra questa pietra
sarà sfracellato; e qualora essa cada su qualcuno, lo stritolerà -. « Udite queste parole,
i sommi sacerdoti e i farisei capirono che parlava di loro » (Mt 21,42-45). Come una volta i nemici
d'Israele volevano ricostruire Gerusalemme lasciando da parte il popolo
eletto, così ora i capi volevano ricostruire la loro nazione rifiutando il
Salvatore inviato da Dio, ma la loro costruzione andò in rovina e la pietra
angolare di Cristo divenne sasso d'inciampo e pietra di scandalo perché essi
non credettero alla parola (1 Pt 2,8; cf Atti 4,11) (a). Gesù è divenuto pietra angolare di una nuova costruzione2. S. Paolo, scrivendo ai pagani convcrtiti, dice loro: « Voi non siete più stranieri ne ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, e avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù. Composto,
per la liturgia ebraica, il salmo 117 ha avuto grande fortuna nella liturgia
cristiana, che ritrova in esso i misteri più importanti della vita di Cristo. Per mezzo di esso, la
Chiesa accoglie a Natale il Signore che viene nel mondo, re e luce degli
uomini, e, ogni giorno, acclama la sua manifestazione nell'assemblea dei
cristiani riuniti per la celebrazione eucaristica. Nella domenica di
Passione, la Chiesa, con il salmo 117, acclama come un trionfatore il Cristo,
che inizia la sua lotta contro le potenze delle tenebre. La Chiesa utilizza il
salmo con particolare efficacia e frequenza nei giorni in cui celebra, con la
risurrezione di Cristo da morte, la rinascita dell'umanità ad una vita nuova. Per il mondo e per
tutta l'umanità, il giorno della risurrezione di Cristo da morte segna
veramente l'inizio di una era nuova. La Chiesa saluta il sorgere di questo
giorno con il canto celeste dell'alleluia e con il salmo 117. Ritroviamo questo salmo in tutte le messe
della settimana pasquale: esso ci rivela i misteri e la grazia di questo
giorno che fece il Signore. Era il primo giorno della creazione, ora è
l'ottavo, quello nel quale la creazione trova il suo divino compimento nella
risurrezione di Cristo e in una creazione soprannaturale. In questo giorno. Dio manifesta a tutti la sua bontà e misericordia e noi rendiamo grazie per essa; la destra del Signore rivela la sua potenza, esaltando il Cristo dalla morte nella gloria e riconducendo con lui alla vita e alla gloria quanti credono nel suo nome. In questo giorno benedetto, i popoli vanno
incontro al Cristo risorto gridando: “Hosanna! Benedetto colui che viene nel
nome del Signore”. Questo è giorno di
gioia e di esultanza, è il grande giorno festivo dei cristiani: in esso
passiamo dall'esilio alla patria, siamo liberati dalla schiavitù del diavolo ed
entriamo in possesso dell'eredità gloriosa che Dio riserva ai suoi figli. Passeranno i giorni
terreni: questo è il giorno eterno nel quale confluiscono, come fiumi
nell'oceano, i giorni della storia umana. La domenica è una
piccola Pasqua e rinnova nell'assemblea dei cristiani i misteri e la grazia
del giorno che ha fatto il Signore. Essa è quel giorno; il Signore ce l'ha dato
come un anticipo della vita eterna, affinché ci possiamo fin d'ora acclimatare
a vivere con Dio. II salmo 117 è un puro
canto di gioia e ci mostra come le prove e le sofferenze della nostra vita
offrono l'occasione di riconoscere la bontà e la gloria di Dio. Il ricordo
delle trascorse sofferenze diventa motivo di maggior fiducia in Dio, di gioia e
di ringraziamento. |
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